I sistemi di instant messaging stanno impazzando in Rete
Secondo la società di ricerca IDC, gli utenti di questo tipo di servizi sono attualmente 18.4 milioni, ma il numero è destinato a decuplicarsi nei prossimi tre anni, fino a raggiungere i 225 milioni di utenti entro il 2005.
Una volta c'era solo ICQ, ora ci sono anche i messenger di MSN, quello di Yahoo! e quello di AOL. Naturalmente, questi software per comunicare non solo utilizzati solo dai privati nel tempo libero ma, anche e soprattutto, dagli impiegati sul posto di lavoro, non solo per svago, ma anche per fini "corporate".
E qui nascono i problemi, come spiega Red Herring in un articolo pubblicato sul numero di questa settimana. I messaggi inviati via messenger non sono infatti criptati e diventa piuttosto facile per i male intenzionati accedere ai dati inviati con questo sistema o infiltrare virus nel flusso di comunicazione, con innegabili conseguenze negative per la privacy degli utenti ed il trattamento di informazioni aziendali delicate.
Il futuro? Criptare anche queste comunicazioni... Nuovo business e nuovo stress nel nome del Grande Fratello.Nel frattempo, se volete approfondire l'argomento, il New York Times sta pubblicando una serie di articoli sul problema della privacy online.
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Per chi si interessa di branding, ho trovato su Revolution Magazine un commento interessante sul restyling di British Telecom (BT).
Etichette: ICQ, instant messaging, MSN, privacy
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